LA TERRA E IL CIELO, LA SCIENZA E L'ANIMA. PENSIERI DI UNA VISIONARIA DELL'INFINITO.

martedì 11 novembre 2008

Aldo, un cervello in fuga a Nizza


Ecco Aldo, un mio amico compaesano che è andato a lavorare in Costa Azzurra da qualche mese.

Racconta la tua storia: di dove sei, dove hai studiato, quanti anni hai?
Sono Aldo, 31 anni, politecnico di milano ing tlc.

Che esperienze lavorative e/o di ricerca hai avuto in Italia?
Varie esperienze, stage, contratti di apprendistato, contratti a tempo determinato.

Come ti sei trovato?
Bene se non guardiamo la paga.

Cosa ti ha spinto ad andartene?
La paga.

Da quanto tempo sei partito? Sei partito da solo o è venuto qualcuno con te?
Sono 6 mesi, sono partito solo.

Ora cosa fai?
Lo stesso lavoro, sw validation.

Descrivi la strumentazione/il laboratorio che utilizzi ora.
Gli strumenti sono molto più avanzati: esempio: per automatizzare un test in italia mi arrangiavo con script in bash... ora si usano programmi studiati apposta.

Il lavoro/la ricerca come viene vissuta dove ti trovi ora, rispetto a dove ti trovavi prima?
La ricerca rappresenta un aspetto su cui puntare.

Ci sono altre persone immigrate nel tuo team di lavoro?
Tante.

Che aspetti lavorativi diversi hai trovato rispetto a quando eri in Italia?
Migliore organizzazione, più strutturata.

Il rapporto del grande pubblico con la cultura scientifica è differente?
Non saprei.

E come trovi la qualità della vita?
Ottima. mare a due passi!

Cosa consiglieresti alle persone che lavoravano con te che sono rimaste in Italia ?
Triste dire di andare via...dovrei piuttosto dire PRETENDIAMO che ci trattino per quel che meritiamo!

Torneresti in Italia? Perchè?
Tornerei xchè è pur sempre il bel paese...ma....

Se dovessi tornare in Italia, torneresti a lavorare dove lavoravi prima? Perché?
Ovviamente torno se le condizioni di lavoro risultano almeno comparabili a quelle attuali.

Lascia un messaggio al Ministro della Ricerca.
AMMAZZATI

Aldo che se la spassa in Costa Azzurra

giovedì 6 novembre 2008

Daniele, un cervello in fuga a Stoccolma

Continua la saga dei cervelli in fuga: ecco Daniele, un mio ex-collega che si è lasciato affascinare dalle bellezze svedesi!

Racconta la tua storia: di dove sei, dove hai studiato, quanti anni hai?

Sono di Tortona (AL), ho studiato Ingegneria Elettronica ind. Telecomunicazioni all'Università degli Studi di Pavia ed ho 28 anni.

Che esperienze lavorative e/o di ricerca hai avuto in Italia?

Ho lavorato per quasi due anni presso i Pirelli LABS con un contratto co.co.pro. com RF Engineer, mi sono occupato di ricerca e sviluppo in ambito antenne per sistemi Wireless.

Ho lavorato per circa sei mesi come consulente ALTRAN presso Thales Alenia Space come System Engineer, mi sono occupato della produzione / validazione di schede GPS per satelliti (missione GLOBALSTAR-2)

Come ti sei trovato?

In entrambe i casi molto bene dal punto di vista lavorativo e umano ma senza prospettive future.

Cosa ti ha spinto ad andartene?

La possibilità di lavorare in un ambiente internazionale, la possibilità di occuparmi allo stesso tempo di aspetti tecnici/gestionali/economici, le prospettive di crescita professionale, la possibilità di fare un lavoro che mi permette di viaggiare molto, etc.

Da quanto tempo sei partito? Sei partito da solo o è venuto qualcuno con te?

Sono partito il 9 agosto 2008 (circa 3 mesi fa), da solo.

Ora cosa fai?

Ora lavoro come Sales Engineer per la sede EMEA di un'azienda di telecomunicazioni americana, mi occupo dell'Italia e di Malta. Sono il "punto di contatto" tra i clienti e l'azienda (R&D, Operation, Production) e allo stesso insieme al Sales Manager gestisco i progetti in essere in questi paesi.

Descrivi la strumentazione/il laboratorio che utilizzi ora.

Principalmente utilizzo il PC ed Outlook... Non vado praticamente mai in laboratorio, se necessario per risolvere i problemi del cliente sui nostri apparati quando sono in sede lavoro nel laboratorio di R&D (Network Analyzer, Spectrum Analyzer, Noise figure meter, Supplier, etc.)

Il lavoro/la ricerca come viene vissuta dove ti trovi ora, rispetto a dove ti trovavi prima?

Essendo l'azienda americana, la ricerca viene ritenuta fondamentale per essere sempre leader all'interno del mercato perciò gli investimenti sono continui.

Rispetto all'Italia in generale è una mentalità completamente differente.

Ci sono altre persone immigrate nel tuo team di lavoro?

Si, è un team internazionale.

Che aspetti lavorativi diversi hai trovato rispetto a quando eri in Italia?

Non si viene giudicati in base alle ore passate in ufficio ma in base ai risultati, ognuno è libero di gestirsi autonomamente.

Il rapporto del grande pubblico con la cultura scientifica è differente?

Credo di si, anche se sono qui da troppo poco tempo per giudicare

E come trovi la qualità della vita?

Decisamente sopra la media.

Cosa consiglieresti alle persone che lavoravano con te che sono rimaste in Italia ?

Nel caso in cui non siano soddisfatti dell'attuale posizione di guardarsi in giro, e perchè no, di valutare un'esperienza all'estero.

Torneresti in Italia? Perchè?

No. Qui si vive bene e il lavoro offre molte opportunità, e poi ho la fortuna di lavorare per l'Italia e quindi passo 1 o 2 settimane al mese in Italia.

Se dovessi tornare in Italia, torneresti a lavorare dove lavoravi prima? Perché?

Questa è una domanda trabocchetto... Mai dire mai... Dipende dal contesto.

Lascia un messaggio al Ministro della Ricerca.

Caro ministro, capisco il periodo di recessione globale, però essere sempre il fanalino di coda per gli investimenti nel campo della ricerca scientifica tra i paesi sviluppati e non, ha un pò stancato i giovani italiani. Essendo che la voglia di fare e l'intelligenza non mancano sarebbe ora di iniziare a fare qualcosa prima che tutti i ragazzi cerchino gloria "altrove"...


Ciao ciao
Daniele

mercoledì 5 novembre 2008

Prossima fermata...Mercurio!

Dopo un anno di tesi sul sistema di navigazione Galileo segmento di terra e quasi due di lavoro su Galileo segmento spazio, dalla prossima settimana lavorerò su BepiColombo, la missione ESA che andrà su Mercurio.

il dopo ICARA dell' ARI di Milano (by Claudio IK2PII)

Tutto ebbe inizio quando alcuni radioamatori appartenenti al Circolo Astrofili di Milano vollero proporre un invito a Soci della nostra Sezione ARI a frequentare un Corso di Radioastronomia Amatoriale.Tre di noi hanno aderito partecipando e scoprendo che tra gli appassionati di astronomia vi sono parecchi Radioamatori. Durante il corso abbiamo fatto conoscenza con questo modo di utilizzare la radio, non per trasmettere messaggi ma per misurare il rumore che proviene da sorgenti disseminate nell’universo a distanze incredibili. Il Circolo Astrofili Milano, valendosi della collaborazione di IARA – Italian Amateur RadioAstronomy Group, di SdR Sezione di Radioastronomia UAI e del Civico Planetario “U.Hoepli”, ha poi organizzato il V° Congresso Nazionale di Radio Astronomia Amatoriale, che si è svolto a Milano dal 24 al 26 Ottobre, ospitato nei locali del Planetario e del Museo di Storia Naturale ai giardini pubblici di Corso Venezia qui a Milano. La nostra Sezione è stata invitata ad installare una stazione radiodimostrativa, con nominativo speciale II2IARA, presso il Civico Planetario “U. Hoepli”. A fianco della stazione radio abbiamo installato anche unsistema di monitoraggio di eventi SID (Sudden IonosphereDisturbance), basato sulle moderne tecniche di SoftwareDefined Radio. Si tratta di monitorare l’intensità del segnale che proviene da stazioni militari che trasmettono in VLF, tra i 15 e 24 kHz, usandoun’antenna attiva collegata direttamente alla scheda audio di un computer che elabora ilsegnale ricevuto e trasformato in forma numerica. Il programma è opera di un Radioamatore, Wolfgang Buescher DL4YHF, è gratuito e liberamente scaricabile da Internet. Molti di noi, probabilmente, hanno osservato questi eventi SID. Quando avviene un brillamento solare (flare in inglese) il Sole emette per pochi secondi o minuti una enorme quantità di energia sotto forma diradiazione elettromagnetica, dalle onde radio ai raggi X. In circa 8 minuti la radiazione raggiunge la Terra ed i raggi X modificano la ionizzazione della regione D e dello strato E della ionosfera. L’effetto sulla propagazione delle onde corte è impressionante.Personalmente ho assistito ad un evento di questo tipo sui 40 metri: improvvisamente tutti i segnali sono scomparsi, la banda era silenziosa e ci siamo trovati in tre stazioni, comprese in un diametro di circa 30 chilometri e quindi entro la distanza coperta dall’onda di terra, a commentare l’evento. Il black-out radio è stato di una durata di circa 15 minuti, poi hanno ricominciato ad arrivare altre stazioni prima vicine e poi sempre più lontane. In VLF il fenomeno è diverso, il segnale non scompare anzi in genere aumenta. Anche per questo le VLF sono utilizzate per le comunicazioni strategiche dai militari. Il Congresso ICARA 2008 ha visto la partecipazione di parecchi Radioamatori, sia tra il pubblico che tra i relatori.Radioamatori hanno preso la parola a fianco di ricercatori professionisti, tra cui Stelio Montebugnoli, Direttore della Stazione Radioastronomica di Medicina, che ha proposto ai congressisti una giornata di scambio di conoscenze sulle tecniche che costoro usano nelle loro ricerche da tenersi a Medicina. Sono state illustrate realizzazioni che, tenuto conto del rapporto costo/prestazioni, possiamo considerare“quasi professionali”: la parabola da 8 metri completamente autocostruita da Radioamatori utilizzata per EME a 1296 MHz e per Radioastronomia a 1421MHz, il gruppo di Radioamatori “Cosmic Noise” ha collaborato con il radiotelescopio diMedicina ed è riuscito a tracciare con la tecnica del radar bistatico il satellite spia USA-193prima della distruzione (i Radioamatori operavano il trasmettitore con parabola da 4 metrimentre Medicina riceveva con una sezione della Croce del Nord), Tra le relazioni presentate, quelle proposte da corsisti di cui all’inizio: “Generatore di rumore 10 MHz–10GHz” - Franco Rota I2FHW e “Monitor VLF per eventi SID” – Claudio Pozzi IK2PII.
La stazione radio II2IARA è rimasta attiva anche il sabato pomeriggio, quando il Planetario ha accolto un pubblico di oltre 700 persone per le normali conferenze, suscitando un certointeresse e curiosità.
Tra gli OM incontrati: Bruno IK2WQA, Giovanni IK7ELN, AndreaIK2FAG, Giovanni IV3GCP, Giorgio I2BIB, Carlo IW2FIV,Giorgio IZ2JGB, Dino IZ2NBB, Andrea IZ2OUK. Un ringraziamento va ai nostri soci Pietro I2BUM, PippoIZ2CDY, Valerio IW2HNN, Renato IK2QIN e Giulio I2FGT,che hanno aiutato ad installare la stazione e si sonoalternati al tasto ed al microfono. I QSO effettuati superanoi 500 ripartiti tra CW, RTTY e SSB.
Ringraziamo anche il Circolo Astrofili di Milano che ci ha fatto conoscere un modo diverso di usare la radio, con loro stiamo programmando altre iniziative. Infine un ringraziamento speciale a Fabio Peri, Conservatore del Planetario, che non solo ci ha ospitato e si è prodigato per la buona riuscita della manifestazione ma ci ha anche aiutato a montare le antenne.