martedì 23 febbraio 2010
Un acceleratore di particelle contro i tumori
lunedì 15 febbraio 2010
Nebulosa del Cuore
If thou must love me / Se devi amarmi
Da "Sonetti dal portoghese", XIV (1847)
If thou must love me, let it be for nought
Except for love's sake only. Do not say
I love her for her smile--her look--her way
Of speaking gently,--for a trick of thought
That falls in well with mine, and certes brought
A sense of ease on such a day--
For these things in themselves, Beloved, may
Be changed, or change for thee,--and love, so wrought,
May be unwrought so. Neither love me for
Thine own dear pity's wiping my cheek dry,--
A creature might forget to weep, who bore
Thy comfort long, and lose thy love thereby!
But love me for love's sake, that evermore
Thou may'st love on, through love's eternity.
Se devi amarmi per null'altro sia
Che per amore. Mai non dire
"L'amo per il suo sorriso – il suo sguardo - il suo modo
Gentile di parlare - per il suo modo di pensare
Che si accorda a mio e che un giorno
Mi resero sereno". Mio amato, queste cose,
Possono in sè mutare o mutare per te. – E così fatto
Un amore può sfarsi. E ancora non amarmi
Per la pietà che le mie guance asciuga., -
Può scordare il pianto chi ebbe
Il tuo conforto a lungo, e può perdere il tuo amore!
Amami solo per amore dell'amore,
che cresca in te, in un eternità d'amore.
domenica 14 febbraio 2010
domenica 7 febbraio 2010
L'amore per l'insegnamento e il piacere della divulgazione
I "professori Keating" cercano di stimolare le giovani menti anche con le attività extracurriculari di cui si fanno proponitori, e quindi di cui si fanno anche carico, perchè sappiamo tutti che gli stipendi dei docenti statali non sono adeguati alla loro mole di lavoro, e soprattuto che il sistema manca di meritocrazia.
Mi ricordo del prof. Busolin, chiamato affettuosamente "Buso" dai suoi studenti, che ci spronava a fare delle ricerche di biologia, da portare come argomento suppletivo durante le interrogazioni. Così, negli anni in cui internet non era ancora diffuso, cominciai a comprare la rivista "Scienza & Vita", per avere materiale su cui lavorare.
Come attività extracurriculari mi ricordo di ricerche sul riciclaggio, tematica molto all'avanguardia in quegli anni, in particolare un'intervista fatta all'assessore all'ambiente del mio Comune e a un dipendente dell'Eni. Il lavoro della mia classe finì in un'emittente locale, e alcuni ragazzi andarono addirittura nello studio televisivo. Poi mi ricordo di una ricerca sul fiume Lambro, i cui "segni" sono presenti ancora oggi in rete.
Oggi invece mi ritrovo dalla parte opposta, nell'aiutare il mio affezionato prof. nel suo intento di svegliare i ragazzi dall'intorpidimento culturale nel quale sono immersi oggi, nell'epoca dei reality e della Playstation, e dove, per fare una ricerca basta un click su internet.
Per la seconda volta, la prima fu due anni fa, sono tornata nel mio vecchio liceo come oratrice esterna, e ho presentato ai ragazzi di tre classi una conferenza sui satelliti, partendo dall'inquadramento storico della Guerra Fredda, e dei missili V-2, fino alla Stazione Spaziale Internazionale, e spiegando le varie fasi della vita di un satellite artificiale, dalla progettazione, ai test, al lancio, al monitoraggio della missione e alla morte.
Gli studenti mi sono sembrati particolarmente interessati anche a vedere quante applicazioni ci sono per i satelliti, e delle tecnologie utilizzate, ovviamente quelli più stimolanti per il programma di quinta di scienze, e che si potranno prestare per loro ulteriori approfondimenti sono quelli per telerilevamento terrestre e quelli per lo studio dell'universo.
lunedì 1 febbraio 2010
La mia amica "messaggera di Urania"
Logo ufficiale di "IYA2009 she is an astronomer"
Ho 29 anni (quasi trenta ma fatemi godere questi ultimi giorni da vent..enne!) Dopo il liceo scientifico non conoscendo nulla del mondo delle università e capendoci ben poco sul loro funzionamento dai racconti di amici più grandi, ho deciso di iscrivermi ad ingegneria aerospaziale: ingegneria perchè mi appassionavano le materie tecniche e scientifiche, aerospaziale perchè... era la prima della lista! L'idea era quella di fare il primo anno per capirci di più sul mondo delle università e poi eventualmente cambiare se quella non era l'università adatta a me. In realtà il primo anno è passato alla grande; il secondo ancora meglio del primo; il terzo ho avuto qualche difficoltà perchè sono passata dalla sede di Lecco a quella di Milano dove non conoscevo nessuno e la città non mi entusiasmava più di tanto (preferisco ancora i piccoli paesi, come Bellano, dove sono nata e vivevo fino a poco tempo fa). Poi il quarto e il quinto anno sono stati quelli che hanno consolidato in me la passione per i satelliti e il mondo spaziale in generale. E quando mi sono laureata con una tesi sulla fattibilità di realizzare satelliti funzionali dalle dimensioni di pochi cm (i cosidetti nanosatelliti) ho cercato in tutti i modi di restare nel mondo dello Spazio.
Laura in una foto all'osservatorio
Di cosa ti occupi?
Questa sono io mentre cerco di misurare la rugosità di un pezzo da 10.000 euro... credo di aver perso 2 kg quel giorno (provate voi ad andare a meno di un millimetro vicino alla superficie di un pezzo da 10.000 euro sapendo che se lo sfiorate lo rovinate!)
Dei tuoi compagni di corso, quanti hanno trovato lavoro? Sai se qualcuno è andato all’estero?
Di cosa ti vorresti occupare in futuro?
Come vedi le prospettive di ricerca e lavoro dopo il dottorato? Pensi di andare all’estero?