LA TERRA E IL CIELO, LA SCIENZA E L'ANIMA. PENSIERI DI UNA VISIONARIA DELL'INFINITO.

domenica 25 aprile 2010

Ipazia, la prima messaggera di Urania

Finalmente esce anche in Italia il film su Ipazia, la prima astronoma donna della storia, oggetto anche della prima conferenza del ciclo "Messaggere di Urania" tenutasi l'anno scorso al Planetario di Milano.
La prima scienziata donna di cui si hanno notizie, nacque ad Alessandria d'Egitto nel 370 a.C. . Ipazia era figlia di un filosofo particolarmente progressista, che decise di educare sua figlia in un'epoca in cui la cultura era appannaggio dei soli uomini. Inventò l'astrolabio, il planisfero e l'idroscopio. Ripercorrendo la teoria eliocentrica di Aristarco di Samo era riuscita anche, grazie ai suoi studi sulle coniche, ad intuire che l'orbita di rivoluzione della Terra non era un cerchio bensì un ellisse, teoria che fu ripresa in considerazione solo 1200 anni dopo, con gli studi di Keplero.

Ipazia, unica donna rappresentata nella "Scuola di Atene" di Raffaello

Nel 2009, Anno Internazionale dell'Astronomia, il regista Alejandro Amenabàr ha dedicato a Ipazia il film "Agorà" che è stato presentato al festival di Cannes, ma che in Italia è uscito soltanto ora a causa dell'ostruzionismo della Chiesa.
Ipazia infatti è considerata una figura scomoda dal Vaticano, una martire del mondo pagano, poichè fu uccisa per ordine del vescovo Cirillo, che fu poi anche santificato. La sua uccisione, giustificata dall'accusa di stregoneria, doveva servire da esempio in un momento in cui la religione Cristiana prendeva il sopravvento su quella pagana e a sottolineare il ruolo di inferiorità della donna nella società. Dopo Ipazia, di scienziate donne se ne sentirà parlare più di mille anni dopo.

La locandina del film Agorà

Dopo mesi di attesa, non potevo lasciarmi scappare questo film e sono andata subito a vederlo. Incantevole Rachel Weisz, fotografia molto moderna, soprattutto le scene della Terra vista dallo spazio, così insolite per un film storico, ma che ben si incastrano con la sceneggiatura del film, nel quale però viene raccontato ben poco della vita e delle scoperte di Ipazia, ma che si concentra più che altro sulle cruente scene di guerriglia e distruzione in nome della religione.

Ma dopo 1700 anni in cosa l'umanità è cambiata? Ed alcune analogie mi balzano in mente. I popoli combattono e si uccidono ancora in nome di Dio. Nei paesi civilizzati, ci sono persone che credono a maghi, astrologi e santoni mentre la scienza, la cultura scientifica, non fa notizia poichè "non fa audience". E le donne? Nell'ambito scientifico esiste quello che è chiamato "il soffitto di cristallo", dove i ruoli più importanti negli enti scientifici e di ricerca sono ancora preclusi alle donne.

Per Approfondimenti:
- Molto dettagliata la recensione di Galileonet
- Su Gravità Zero
- Sito UAAR
- http://it.wikipedia.org/wiki/Ipazia
- Sul soffitto di cristallo
- Romanzo:


martedì 20 aprile 2010

Dialoghi con la luna



Grazie a Lele Corvi che me ne ha concesso la pubblicazione.

mercoledì 7 aprile 2010

Notte stellata sul Rodano

Anche un artista come Van Gogh, si è fatto affascinare dal cielo stellato, tema di alcuni suoi dipinti (Un approfondimento qui).

La notte stellata sul Rodano (Arles 1888)
(si riconosce la costellazione dell'Orsa Maggiore)

"[...] Sto lavorando su sette tele da 30 ... e per ultimo a uno studio del Rodano, della città illuminata dai lampioni a gas riflessi nel fiume blu. In alto il cielo stellato con il Gran Carro, un luccichio di rosa e verde sul campo blu cobalto del cielo stellato, laddove le luci della città e i suoi crudeli riflessi sono oro rosso e verde bronzeo. [...] "

Tramonto sul Rodano, Arles

Sono stata recentemente ad Arles, città dove aveva vissuto Van Gogh, e oltre che dal tramonto sul Rodano, sono rimasta colpita dalla città stessa, dove la cultura spagnola e francese (e chi si aspettava la paella e la corrida???) si fondono sullo sfondo di un magnifico paesaggio.

Terrazza del caffè in Place du Forum (Arles 1888)
(si riconosce la costellazione dell'Acquario)

Arles si trova vicino alla selvaggia Camargue, una zona paludosa sul delta del Rodano, dove si trovano allevamenti di cavalli, tori, e stormi di fenicotteri rosa. Insomma dei luoghi da visitare per chi ama la sinergia tra cultura e natura.