Tutto ebbe inizio quando alcuni radioamatori appartenenti al Circolo Astrofili di Milano vollero proporre un invito a Soci della nostra Sezione ARI a frequentare un Corso di Radioastronomia Amatoriale.Tre di noi hanno aderito partecipando e scoprendo che tra gli appassionati di astronomia vi sono parecchi Radioamatori. Durante il corso abbiamo fatto conoscenza con questo modo di utilizzare la radio, non per trasmettere messaggi ma per misurare il rumore che proviene da sorgenti disseminate nell’universo a distanze incredibili. Il Circolo Astrofili Milano, valendosi della collaborazione di IARA – Italian Amateur RadioAstronomy Group, di SdR Sezione di Radioastronomia UAI e del Civico Planetario “U.Hoepli”, ha poi organizzato il V° Congresso Nazionale di Radio Astronomia Amatoriale, che si è svolto a Milano dal 24 al 26 Ottobre, ospitato nei locali del Planetario e del Museo di Storia Naturale ai giardini pubblici di Corso Venezia qui a Milano. La nostra Sezione è stata invitata ad installare una stazione radiodimostrativa, con nominativo speciale II2IARA, presso il Civico Planetario “U. Hoepli”. A fianco della stazione radio abbiamo installato anche unsistema di monitoraggio di eventi SID (Sudden IonosphereDisturbance), basato sulle moderne tecniche di SoftwareDefined Radio. Si tratta di monitorare l’intensità del segnale che proviene da stazioni militari che trasmettono in VLF, tra i 15 e 24 kHz, usandoun’antenna attiva collegata direttamente alla scheda audio di un computer che elabora ilsegnale ricevuto e trasformato in forma numerica. Il programma è opera di un Radioamatore, Wolfgang Buescher DL4YHF, è gratuito e liberamente scaricabile da Internet. Molti di noi, probabilmente, hanno osservato questi eventi SID. Quando avviene un brillamento solare (flare in inglese) il Sole emette per pochi secondi o minuti una enorme quantità di energia sotto forma diradiazione elettromagnetica, dalle onde radio ai raggi X. In circa 8 minuti la radiazione raggiunge la Terra ed i raggi X modificano la ionizzazione della regione D e dello strato E della ionosfera. L’effetto sulla propagazione delle onde corte è impressionante.Personalmente ho assistito ad un evento di questo tipo sui 40 metri: improvvisamente tutti i segnali sono scomparsi, la banda era silenziosa e ci siamo trovati in tre stazioni, comprese in un diametro di circa 30 chilometri e quindi entro la distanza coperta dall’onda di terra, a commentare l’evento. Il black-out radio è stato di una durata di circa 15 minuti, poi hanno ricominciato ad arrivare altre stazioni prima vicine e poi sempre più lontane. In VLF il fenomeno è diverso, il segnale non scompare anzi in genere aumenta. Anche per questo le VLF sono utilizzate per le comunicazioni strategiche dai militari. Il Congresso ICARA 2008 ha visto la partecipazione di parecchi Radioamatori, sia tra il pubblico che tra i relatori.Radioamatori hanno preso la parola a fianco di ricercatori professionisti, tra cui Stelio Montebugnoli, Direttore della Stazione Radioastronomica di Medicina, che ha proposto ai congressisti una giornata di scambio di conoscenze sulle tecniche che costoro usano nelle loro ricerche da tenersi a Medicina. Sono state illustrate realizzazioni che, tenuto conto del rapporto costo/prestazioni, possiamo considerare“quasi professionali”: la parabola da 8 metri completamente autocostruita da Radioamatori utilizzata per EME a 1296 MHz e per Radioastronomia a 1421MHz, il gruppo di Radioamatori “Cosmic Noise” ha collaborato con il radiotelescopio diMedicina ed è riuscito a tracciare con la tecnica del radar bistatico il satellite spia USA-193prima della distruzione (i Radioamatori operavano il trasmettitore con parabola da 4 metrimentre Medicina riceveva con una sezione della Croce del Nord), Tra le relazioni presentate, quelle proposte da corsisti di cui all’inizio: “Generatore di rumore 10 MHz–10GHz” - Franco Rota I2FHW e “Monitor VLF per eventi SID” – Claudio Pozzi IK2PII.
La stazione radio II2IARA è rimasta attiva anche il sabato pomeriggio, quando il Planetario ha accolto un pubblico di oltre 700 persone per le normali conferenze, suscitando un certointeresse e curiosità.
Tra gli OM incontrati: Bruno IK2WQA, Giovanni IK7ELN, AndreaIK2FAG, Giovanni IV3GCP, Giorgio I2BIB, Carlo IW2FIV,Giorgio IZ2JGB, Dino IZ2NBB, Andrea IZ2OUK. Un ringraziamento va ai nostri soci Pietro I2BUM, PippoIZ2CDY, Valerio IW2HNN, Renato IK2QIN e Giulio I2FGT,che hanno aiutato ad installare la stazione e si sonoalternati al tasto ed al microfono. I QSO effettuati superanoi 500 ripartiti tra CW, RTTY e SSB.
Ringraziamo anche il Circolo Astrofili di Milano che ci ha fatto conoscere un modo diverso di usare la radio, con loro stiamo programmando altre iniziative. Infine un ringraziamento speciale a Fabio Peri, Conservatore del Planetario, che non solo ci ha ospitato e si è prodigato per la buona riuscita della manifestazione ma ci ha anche aiutato a montare le antenne.
La stazione radio II2IARA è rimasta attiva anche il sabato pomeriggio, quando il Planetario ha accolto un pubblico di oltre 700 persone per le normali conferenze, suscitando un certointeresse e curiosità.
Tra gli OM incontrati: Bruno IK2WQA, Giovanni IK7ELN, AndreaIK2FAG, Giovanni IV3GCP, Giorgio I2BIB, Carlo IW2FIV,Giorgio IZ2JGB, Dino IZ2NBB, Andrea IZ2OUK. Un ringraziamento va ai nostri soci Pietro I2BUM, PippoIZ2CDY, Valerio IW2HNN, Renato IK2QIN e Giulio I2FGT,che hanno aiutato ad installare la stazione e si sonoalternati al tasto ed al microfono. I QSO effettuati superanoi 500 ripartiti tra CW, RTTY e SSB.
Ringraziamo anche il Circolo Astrofili di Milano che ci ha fatto conoscere un modo diverso di usare la radio, con loro stiamo programmando altre iniziative. Infine un ringraziamento speciale a Fabio Peri, Conservatore del Planetario, che non solo ci ha ospitato e si è prodigato per la buona riuscita della manifestazione ma ci ha anche aiutato a montare le antenne.
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